domenica 10 maggio 2015

Uno dei nostri




Willa Cather

Traduzione di Anna Maria Paci

Elliot, 2014
€ 18,50


Gli Wheeler erano una delle più grandi e antiche famiglie di propritari terrieri del Nebraska. Le loro terre occupavano un'intera vallata. Dalla loro fattoria, posta sulla cima della collina, si potevano vedere il bosco, i grandi appezzamenti coltivati a cereali e quelli lasciati a pascolo.
Mentre il maggiore dei fratelli Wheleer, Bayliss, aveva trovato la sua strada nel commercio, e il minore, Ralph era attratto dai macchinari, Claude, tanto vitale quanto sensibile, cercava un senso al suo essere nel mondo, convinto che ci fosse qualcosa di meraviglioso che lui non riusciva a trovare.
Per un breve momento, mentre frequentava un corso sulla storia europea alla State University, Claude pensa di aver trovato gli stimoli che cerca, e intravede nuovi possibili orizzonti. Ma il padre, convinto invece che il futuro del ragazzo sia nell'agricoltura, gli affida la responsabilità di tutta la tenuta.
Siamo nel 1917, e quando gli Stati Uniti entrano in guerra, Claude, che la immagina come una possibilità di riscatto e un'occasione per nuove conoscenze, si arruola volontario.

Claude rimase da solo per mezz'ora e più, assaporando un nuovo genere di felicità, un nuovo genere di tristezza. Rovina e rinascita: il brivido delle cose brutte del passato, l'immagine tremolante delle cose belle all'orizzonte. Trovare e perdere: questa era la vita, aveva capito.

Ma è troppo tardi: insieme al suo migliore amico rimarrà in Francia, vittima di quella carneficina che fu la Grande Guerra.
Una scrittura scorrevole, una descrizione dettagliata e raffinata di luoghi e personaggi ci accompagnano lungo questa storia di formazione e ci portano nelle grandi praterie del Nebraska, incantandoci.


Willa Cather (Back Creek Valley,Virginia, 1873 - Manhattan, 1947) visse i suoi anni giovanili in Nebraska nel periodo in cui quel territorio vedeva la colonizzazione da parte di immigrati provenienti dall'Europa; nel 1893 si trasferì a Pittsburgh per collaborare alla rivista Home Monthly.
Oltre a molti articoli, scrisse raccolte di racconti e romanzi; tra le opere tradotte in italiano, Pionieri (1913), La mia Antonia (1918), Una signora perduta (1923), La casa del professore (1925), Il mio mortale nemico (1926), La morte viene per l'arcivescovo (1927), La nipote di Flaubert (1930).
Con Uno dei nostri nel 1923 vinse il Premio Pulitzer per la narrativa.
marinella m.

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