domenica 26 ottobre 2014

Ogni mattina a Jenin




Susan Abulhawa

Feltrinelli, 2013
€ 9,50

 


In un tempo lontano, prima che la storia marciasse per le colline e annientasse presente e futuro, prima che il vento afferrasse la terra per un angolo e le scrollasse via nome e identità, prima della nascita di Amal, un paesino ad est di Haifa viveva tranquillo di fichi e olive, di frontiere aperte e sole.
Susan Abulhawa narra, a partire dal 1941, la tragedia della terra di Palestina, martoriata ancora oggi. In queste pagine che urlano dolore e rabbia, ma non rancore, sono descritte tutte le tappe attraverso le quali la popolazione palestinese fu cacciata dalle proprie case per le tende dei campi profughi. Chi ci accompagna in questo viaggio, dal villaggio di 'Ain Hod al campo profughi di Jenin, è Amal, l'amata nipotina del patriarca Yehya Abulheja.

Quando la famiglia preparò il suo corpo per la sepoltura trovò tre olive nella mano destra e alcuni fichi dentro alle tasche … Così, tra le lacrime, la popolazione del fatiscente campo di Jenin pianse la morte di Yehya celebrando la sua vita ed il suo ultimo gesto di coraggio e amore per la terra.

Una storia lunga sessant'anni raccontata quasi anno per anno che, mentre narra i fatti storici realmente accaduti e chiama in causa i responsabili, entra nelle stanze di una famiglia annientata dalla guerra.
Ed i proiettili si conficcano anche nella carne di noi che leggiamo.
Amal, segnata anche nel corpo, emigrata in America, perderà via via tutti i suoi cari e rimarrà sola, indurita e chiusa nel suo dolore. Con lei c'è Sara, la figlia che riesce ad amare solo di notte, quando la bambina dorme e lei le accarezza i capelli e la copre di baci.
Ma l'amore per la propria terra tuttavia sopravvive ed il desiderio di Sara di conoscere la storia della nonna Dalia, della bisnonna Bassima, dello zio Yussef, della zia Huda, uccisa nel campo di Shatila e di tutti gli altri, riporteranno Amal a Jenin un'ultima volta.
Anche la storia d'amore di sua e madre e suo padre era nata lì.

L'azzurro Mediterraneo lambiva i nostri piedi e si perdeva all'orizzonte in un cielo senza nubi. Non si capiva dove finisse il mare e cominciasse il cielo e fu in quell'azzurro infinito che venni toccata dal sorprendente incantesimo dell'amore.


Susan Abulhawa è nata da una famiglia palestinese in fuga dopo la Guerra dei Sei giorni e ha vissuto i suoi primi anni in un orfanotrofio di Gerusalemme. Adolescente, si è trasferita negli Stati Uniti e si è laureata in scienze biomediche. Vive in Pennsylvania. Autrice di numerosi saggi sulla Palestina, per cui è stata insignita nel 2003 del premio Edna Andrade, ha fondato l'associazione Playgrounds for Palestine, che si dedica ai bambini dei Territori Occupati.
Ogni mattina a Jenin, il suo primo romanzo, è stato pubblicato in ventidue paesi.
marinella m.

lunedì 13 ottobre 2014

19 ottobre, in libreria

Si chiamava Beatrice
Era analfabeta, ma piena di sensibilità. Si esprimeva in ottava rima e vinceva i suoi avversari improvvisando sulle piazza tra paesani entusiasti. Non risparmiava i potenti e non si lasciava intimidire dai velluti e dagli specchi di nobili salotti. Maria Beatrice Bugelli Bernardi del Pian degli Ontani è stata la più celebre poetessa della montagna pistoiese, un caso letterario nell'Ottocento, uno spirito libero, connotato dalla cifra dell’ironia.

Conferenza di Elena Giannarelli
Introduce e coordina Milly Mazzei

Domenica 19 ottobre 2014, ore 17,00
Libreria delle Donne
via Fiesolana 2B - Firenze

Ingresso gratuito fino a un massimo di 50 persone, prenotazione obbligatoria.

Info e prenotazioni
055 5001495 info@ttctoscana.com

mercoledì 8 ottobre 2014

Uno scavo tutto per sé


23 ottobre 2014
IL PRETESTO DELL’ARCHEOLOGIA
Agatha Christie in Mesopotamia • Gertrude Bell, la donna che ha disegnato l’Iraq • Dorothy Cox, archeologa e spia
   
30 ottobre 2014  
UNO SCAVO TUTTO PER SÉ
Le protagoniste della Scuola Archeologica Americana e di quella Inglese, ad Atene
   
6 novembre 2014 
L’ESPERIENZA ITALIANA
La scuola Archeologica Italiana ad Atene e le sue pioniere alla scoperta dell’Egeo
   
13 novembre 2014 
DIETRO AD OGNI GRANDE UOMO… ecc. ecc.
Mogli carismatiche e il loro ruolo nella vita e nel lavoro di importanti archeologi e studiosi
   
20 novembre 2014
NON AVETE MAI FATTO SCOPERTE
DI ALCUNA IMPORTANZA
«Una donna deve avere soldi e una stanza uno scavo tutto per sé per poter scrivere studiare»:
i consigli di Virginia Woolf alle archeologhe moderne


Sede: i 5 incontri, di 2 h ciascuno, si svolgeranno presso la Libreria delle Donne di Firenze, via Fiesolana 2 B, in orario 17,30-19,30.



INFO E ISCRIZIONI

Stefania Berutti
tel. 3333601867 (in orario 13-14.30 e 19.00-20.30)
stefaniab@gmail.com

Libreria delle Donne Via Fiesolana 2b, Firenze
tel. 055 240384—libreriadonne@iol.it
lun 15.30-19.30; mar e giov 9.30-19.30
merc e ven 9.30-13 15.30-19.30
sab 15.30-19.30

martedì 7 ottobre 2014

L'arte della gioia




Goliarda Sapienza


ET Einaudi, 2014
€ 15,00


 

L'arte della gioia è molto più di un bel libro, è uno di quei libri che non si dimenticano, tale è la forza della protagonista, della storia, della scrittura. È un libro che rimane dentro l'animo di chi lo legge e vi lascia una segno profondo, che è anche  un monito: non avere paura della vita mai, quando ci regala e quando ci toglie.
Tutto ruota intorno a Modesta, che nasce il primo gennaio del 1900, in una famiglia povera e in una Sicilia poverissima. La sua tenacia e la sua intelligenza la porteranno a diventare, attraverso un matrimonio di convenienza, la principessa Brandiforti.
Da “carusa tosta” ad aristocratica colta e raffinata, la vera forza di Modesta è nella consapevolezza di sé, che le dà il coraggio di fare scelte immorali per la morale comune, a lottare per le idee in cui crede fino a pagare di persona, a non rinunciare alla ricerca della verità e a smascherare il vecchio sopratutto quando si veste di nuovo.
Amica generosa e madre affettuosa, nell'amore si fa guidare dal piacere e dalla sua carnalità, rovente come la lava e impetuosa come certe volte è il mare della sua isola.
I suoi cinquant'anni, quando figli e nipoti se ne sono andati, la trovano che guarda avanti, ancora affamata di voglia di vivere.

No, non si può comunicare a nessuno questa gioia piena dell'eccitazione vitale di sfidare il tempo in due, d'essere compagni nel dilatarlo, vivendolo il più intensamente possibile prima che scatti l'ora dell'ultima avventura.

L'arte della gioia è un libro postumo: giaceva da vent'anni abbandonato in una cassapanca e, dopo essere stato rifiutato dai principali editori italiani, venne stampato in pochi esemplari da Stampa Alternativa nel 1998. Ma solo quando uscì all'estero – in Francia, Germania e Spagna – ottenne il giusto riconoscimento.

Goliarda Sapienza (1924-1996) nacque a Catania da famiglia socialista rivoluzionaria; sua madre, Maria Giudice, fu la prima donna segretario della Camera del Lavoro di Torino. Dai sedici anni visse a Roma, dove studiò all'Accademia di Arte Drammatica. Negli anni Cinquanta e Sessanta recitò come attrice di teatro e cinema lavorando, tra gli altri, con Luchino Visconti, Alessandro Blasetti e Citto Maselli. Al suo primo romanzo, Lettera aperta (1967), seguirono Il filo di mezzogiorno (1969), L'Università di Rebibbia (1983), La certezza del dubbio (1987) e, postumi,  L'arte della gioia (1994) e  i racconti di Destino coatto (2002). Recentissima la pubblicazione di Elogio del bar (2014).
marinella m.

domenica 5 ottobre 2014

Lettura e scrittura come cura di sé



Alla Libreria delle Donne di Firenze, via Fiesolana 2B, ricomincia il corso di analisi dei testi e scrittura creativa Lettura e scrittura come cura di sé.
In questo ciclo, intitolato "Adotta un classico", faremo riferimento alla grande tradizione letteraria, con ammirazione ma senza soggezioni, perché l'incontro coi nostri classici, capaci di attraversare i secoli restando sempre attuali, possa darci stimolo per le nostre riflessioni ed emozioni e per la nostra scrittura. 
Gli incontri, a cadenza bisettimanale, si svolgeranno di mercoledì o di venerdì, dalle h16,45', alla Libreria delle Donne.
I primi appuntamenti sono per venerdì 10 e mercoledì 15 ottobre.

Per informazioni e iscrizioni: marialetiziagrossi@gmail.com
tel 349 1864454 e 055 0515228