mercoledì 18 giugno 2014

Un comunista in mutande




Claudia Piñeiro

Feltrinellli 2014
€ 14,00

 


La memoria è un gioco di scatole cinesi. Si apre la prima e dentro ce ne sono altre, e avanti così, quasi all'infinito. Lo stimolo insopprimibile ad andare avanti  nella ricerca è il bisogno di  certezze forse irraggiungibili. Il ricordo può essere ingannevole, un misto di dati certi e incerti che si fondono come in un sogno. E che spesso ci rifiutiamo di contraddire  e modificare nonostante una foto, un articolo di giornale o i ricordi di altre persone o di altri tempi ne contestino la veridicità. Perché i ricordi ci appartengono, quindi in essi non c'è verità o menzogna. I ricordi sono nostri complici.

L'estate del 1976 fu, in Argentina, quella in cui il golpe militare destituì il governo di Isabelita Peron, instaurando la dittatura.
Una ragazzina di tredici anni che vive a Burzaco, in provincia di Buenos Aires, racconta quell'estate, quando alla spensieratezza dei giochi con le amiche subentrò il timore per il padre così tanto ammirato e amato. Il padre, un bell'uomo, aitante sportivo, venditore di ventilatori, che in casa gira in mutande, è diverso dagli altri padri. Non partecipa, irriverente al potere, alle accese discussioni  degli abitanti di Burzaco che rivendicano il merito di avere eretto il primo monumento alla bandiera.
Ma soprattutto, è un comunista dichiarato. Lo è a modo suo, romantico, utopico, ma pur sempre comunista, e in quei tempi pericolosi anche solo l'ombra di un sospetto può essere fatale.
Tra  ricordi d'infanzia, avvenimenti realmente accaduti e invenzione letteraria, Claudia Piñeiro scrive un vivido romanzo sulla giovinezza e, in omaggio al padre, dipinge il ritratto di un'epoca.

Claudia Piñeiro è nata a Buenos Aires nel 1960. Scrittrice, drammaturga, sceneggiatrice, ha vinto numerosi premi, tra i quali il Premio Clarin nel 2005 per Le vedove del giovedì. In Italia sono stati pubblicati Tua (2011), Betibù (2012) e La crepa (2013). Con quest'ultimo romanzo si è aggiudicata il Premio Sor Juana Inès de la Cruz 2010, che riconosce l'eccellenza dell'opera letteraria delle donne latinoamericane di lingua spagnola, in precedenza vinto anche da Almudena Grandes, Marcela Serrano e Gioconda Belli.
marinella m.

Nessun commento: