giovedì 29 marzo 2012

Il gioco delle parti



 
Travestimenti e paure sociali tra Otto e Novecento  

Laura Schettini

Le Monnier, 2011



Dalla metà dell'Ottocento importanti cambiamenti nel mondo dell'editoria, della cultura scientifica, di costume e sociali, fanno dei travestimenti di genere una questione che accende gli animi, di cui si occupano l'opinione pubblica, la stampa, la pubblica sicurezza, la comunità scientifica. Nello stesso periodo nuovi attori sociali, come le «donne nuove» o gli omosessuali, ricorrono ampiamente al travestitismo come pratica di costruzione e svelamento dell'identità, sfidando sul piano simbolico i modelli di mascolinità e femminilità dominanti. Attraverso un copioso e vario apparato documentario questo libro ricostruisce come il campo dei travestimenti, al crocevia di importanti processi sociali, finisca per rappresentare nell'Italia fin de siècle uno dei terreni più importanti di confronto/conflitto tra istanze di rinnovamento e di conservazione rispetto ai modelli di sessualità e di genere.

Sabato 31 marzo, alle 17.30, all'IREOS - Centro Servizi Autogestito Comunità Queer (via dei Serragli 3, Firenze), presentazione del libro di Laura Schettini con l'autrice e Enrica Capussotti.

info:
IREOS
tel. e fax 055216907 - e-mail: info@ireos.org

sabato 24 marzo 2012

Lussuria




Zhang Ailing

Bur, 2007
€ 9,20





… Rientrata a casa dopo la lezione, appena aprì la porta della stanza avvolta nelle ombre della sera, Jiayin fu accolta da una voce maschile: «Non spaventarti, sono io». … Jiayin accese la luce, ma l’interruttore cliccò a vuoto e la stanza rimase buia. … «Sapevo che non potevi essere a casa, ma … improvvisamente ho sentito che questo era l’unico posto dove potevo venire. E tu l’unica persona con cui avrei potuto parlare». … La luce fioca della candela creava tutto un mondo, un mondo in cui un uomo e una donna, nella penombra, rivelavano solo una parte dei loro volti ambrati, come in vecchio ritratto lasciato incompiuto. … «Non ho mai provato niente per lei» … Jiayin s’alzò dalla sedia e s’avvicinò alla finestra, rimanendo lì in piedi. Col cuore in tumulto … e i suoi occhi si riempirono di un sorriso così radioso da doverli socchiudere per trattenerlo.

Lussuria, I fiori di Yin Baoyan e Quanto odio. Amore e spionaggio nel primo racconto. Passione e tradimento negli altri due. Tre storie proibite, senza futuro. Da una passione travolgente, può nascere un sentimento improvviso che tormenta per il senso di colpa. Poesia, i colori ambrati della Cina anni Quaranta.
La felicità è impossibile. L’unica salvezza è la fuga. Ahimè!
A.T.

giovedì 22 marzo 2012

I volti della Dea

Rappresentazioni della donna tra archeologia e simbolismo

Giovedì 22 marzo, alle ore 18, presso la Libreria delle donne di Firenze, Selene Ballerini, giornalista e scrittrice, esperta di tematiche legate alla sacralità femminile, presenterà il libro dell’archeologa lituana Marija Gimbutas Il linguaggio della Dea (Venexia 2008), un testo che ha rivoluzionato l’approccio all’archeologia preistorica e protostorica ampliando le prospettive sulle origini della cultura occidentale, ma soprattutto facendo riemergere dall’oblio le testimonianze del ruolo centrale svolto dalla donna nelle società primitive di un lontano passato di stampo matriarcale. Il volume esamina un ampio repertorio di oltre duemila manufatti, in parte frutto degli scavi condotti dalla stessa Gimbutas nel bacino del Danubio, nel nord della Grecia, in Italia, a Malta. L’attenta analisi dei reperti ci porta alla riscoperta di una grande varietà di immagini, figurazioni, simboli, incisi o dipinti sulle pareti di grotte e ripari preistorici, su statuette, vasi e monili in pietra, osso, avorio, terracotta. Molti segni e simboli sembrano riferirsi costantemente al culto di una Grande Dea, dispensatrice di vita, espressione della terra che si rinnova ciclicamente, simbolo della fertilità e delle energie che regnano nell’universo, ma anche signora della morte, che è l’altro principio, opposto ma complementare, della vita stessa, la cui presenza è sopravvissuta nella mitologia greca, nel folclore e nelle grandi religioni insieme al culto del Dio padre.
Con proiezione di materiale iconografico

lunedì 19 marzo 2012

La Resistenza al femminile

20 marzo 2012
Facoltà di Lettere e filosofia
Piazza Brunelleschi 4

h. 19 Aperitivo
h. 21 Proiezione del documentario “La mia bandiera”
a seguire dibattito con gli autori Salvo Lucchese e Giuliano Bugani e con Alessandra Cesari, presidente dell’Elenfant Film

sabato 17 marzo 2012

Anita e le altre



Amore e politica ai tempi del Risorgimento

Isabella Fabbri, Patrizia Zani

La linea, 2011
€ 10,00


 
Domenica 18 marzo, alle ore 17,00, presso la Libreria delle donne, un incontro per ripercorrere le intense storie di otto protagoniste del Risorgimento: Anita Garibaldi, Bianca Milesi Mojon, Carolina Pepoli Tattini, Cristina Trivulzio di Belgioioso, Enrichetta di Lorenzo, Giorgina Craufurd Saffi, Giuditta Bellerio Sidoli e Jessie White Mario. Intellettuali, cospiratrici, compagne d'esilio, combattenti sulle barricate o animatrici di salotti, sono donne per le quali la passione civile si fonde con un anelito di libertà che è allo stesso tempo quello di una nazione oppressa e quello di un universo femminile ingiustamente relegato ai margini della società e ansioso di guadagnarsi la piena emancipazione. 
Dialogando con Caterina Leoni, Isabella Fabbri e Patrizia Zani – autrici del volume – fanno luce su un Risorgimento al femminile troppo a lungo trascurato dalla storiografia.
Letture a cura di Manuela Innocenti e Sandra Raddi.

giovedì 15 marzo 2012

L'analfabeta

 
Agota Kristof

Casagrande 2005
€ 12,00
 
È difficile narrare, in cinquanta pagine, la propria vita. Agota Kristof ci riesce, e bene.
Undici brevi capitoli per altrettanti episodi della sua vita, quelli che l’hanno segnata ma che l’hanno fatta diventare quello che è stata, una grande scrittrice.
La bambina che divora libri in Ungheria, dove nasce e trascorre un’infanzia felice, la povertà del dopoguerra e la solitudine del collegio, la morte di Stalin, la lingua materna e le lingue nemiche, la fuga in Austria e l’arrivo a Losanna dove si ritrova analfabeta.
Un libro asciutto, ironico, pungente, ma profumato, proprio come una rosa … con le spine.

Agota Kristof (Ungheria, 1935 – Svizzera, 2011) è considerata una delle maggiori scrittrici del Novecento europeo. La sua opera è stata tradotta in tutto il mondo.
In Italia i romanzi  Il grande quaderno, La provaLa terza menzogna sono stati  raccolti da Einaudi nel 1998 nella Trilogia della città di K. Sono poi stati pubblicati: La chiave dell'ascensore (1999), Ieri (2002), La vendetta (2005), Dove sei Mathias? (2006).
marinella m.

domenica 11 marzo 2012

Il sorriso della sfinge



Ingeborg Bachmann


a cura di Antonella Gargano
Cronopio 2011
€ 14,00



… “Se vuole vedere un sogno, devo oscurare la stanza”… Preso da un senso di angoscia, mi voltai. “ Vorrei questo sogno”, dissi, “e forse anche quest’altro. Riaccenda la luce!”… Alla luce elettrica i pacchetti sbiadirono …“Compro soltanto un sogno”, dissi precipitosamente, “voglio soltanto il sogno di Anna …”, con aria assorta cominciò a scrivere cifre illeggibili, su un foglio di carta che si trovava accanto al blocco, come se gli facesse fatica calcolare il  prezzo. “Un mese”, mormorò alla fine e cancellò con un segno deciso i calcoli. …. “Non sto scherzando. Forse si aspettava di poter pagare in denaro, ma Lei saprà che non esiste luogo in cui si possano avere sogni per denaro. Deve pagare in termini di tempo. I sogni costano tempo, alcuni molto tempo. Abbiamo un sogno – se vuole posso mostrarglielo – per il quale chiediamo una vita.”…

Il sorriso della sfinge raccoglie i racconti giovanili di Ingeborg Bachmann, composti tra il ’45 e il ’59. Dieci racconti, due dei quali in forma di frammento.
Prosa e poesia s’incontrano. Figure allegoriche in ambienti in cui si resta sospesi, il fiume che separa due mondi ne Il traghetto, si mescolano a figure concrete, l’operaio de Il saldatore che va incontro ad una visione che sconvolgerà il suo mondo, le sue abitudini, i suoi affetti. La scoperta di un mondo sconosciuto su un tavolo di un bar: un libro, la letteratura come strumento di lotta  per l’emancipazione. "... e per me sono più importanti i libri ...". … " Leggo un libro", ricominciò. "Quello che ne viene fuori: all'inizio e alla fine è tutto uguale. Vita e morte. Leggo un altro libro, ne viene fuori che tutto ha un valore. Leggo un libro, e da questo viene fuori che dobbiamo cambiare il mondo. E un altro ancora, ne vengono fuori ancora molte cose, di cui Lei non si sogna neppure. Santo cielo, quante cose vengono fuori e stanno là in alto appese come una nuvola, e io guardo in su, mentre quaggiù io sto nella merda e vi aggiusto i binari del tram e mi chiedo come possiamo incontrarci, la nuvola e io".  
Il tema della scoperta come visione che apre ad un modo nuovo rompendo vecchi  schemi, la quotidianità proletaria o quella borghese. La visione-rottura si ha da un libro ritrovato per caso su un tavolo di un bar  o dall’entrare, sempre per caso, in un’insolita bottega che vende sogni per disancorarsi dai propri doveri.
Quando  leggo un libro di racconti, ne metto quasi sempre uno in tasca. Ho scelto quello che più mi avvicina al suo protagonista, forse per la sensazione di vivere l’esistenza senza essere capaci di capirne il senso, Un negozio di sogni.
A.T.
                                                                                                                                                                 
                                                                                                                        

venerdì 9 marzo 2012

Dignità




Nove Scrittori per Medici Senza Frontiere

Feltrinelli 2011
€ 15,00


 

Realizzato in occasione del 40° anno di vita di Medici Senza Frontiere, il libro raccoglie i reportage da vari progetti nel mondo di Msf realizzati da Esmahan Aykol, Alicia Giménez Bartlett, Eliane Brum, Tishani Doshi, Catherine Dunne, Paolo Giordano, James Levine, Wilfried N’Sondé, Mario Vargas Llosa. Dignità! Nove scrittori per Medici Senza Frontiere è disponibile in tutte le librerie. Parte del ricavato andrà a sostegno dei progetti di MSF.

Lunedì 12 marzo 2012, alle 18.30, all'Auditorium Sant'Apollonia (via San Gallo 25/a,  Firenze), Alicia Giménez Bartlett incontra i lettori per parlare della sua esperienza con Medici Senza Frontiere

Con il patrocinio della Regione Toscana, dell'Associazione Stampa Toscana e dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana.

domenica 4 marzo 2012

Giorni d’amore e inganno



Alicia Giménez-Bartlett

Sellerio 2008
€ 16,00


In un villaggio costruito esclusivamente per le mogli e famiglie degli stranieri che lavorano nel cantiere vicino a San Miguel in Messico, fra le altre ci vivono Manuela, Paula, Susy e Victoria.
Manuela, la moglie del capo, è una signora di una certa età che vive seguendo le regole morali e conservatrici imposte dalla società. Ha tirato su tre figli, ha sempre tenuto in ordine la casa e ha perfettamente organizzato la loro vita quotidiana. Può guardare con orgoglio il suo passato ed essere fiera della sua vita, oppure no?
Paula, una bella donna, ha consapevolmente e in modo continuo distrutto non solo il suo matrimonio, ma tutto ciò che comunemente è considerato buono. Si dedica all’alcool e alla droga e affronta tutti e tutto con ironia e cinismo. È molto intelligente e sembra sapere tutto, ma non riesce a capire perché ha seguito suo marito in Messico.
Susy, l’americana, è ancora molto giovane. Sposata da poco più di due anni comincia ad avere i primi problemi col marito. Lui la considera una bambina, infantile e ingenua e non prende sul serio i suoi problemi e le sue difficoltà. L’unica che sembra capirla e che la tratta come una donna è Paula.
Victoria, sposata da 15 anni con due figli ormai grandi, è una persona equilibrata, carina e con i piedi ben piantati per terra. Solo ultimamente si accorge che non c’è più amore fra lei e suo marito. Stanno vivendo uno accanto all’altra, come se fosse un’abitudine essere sposati.
Il Messico è un paese caldo che svela sentimenti inaspettati e forti. In Messico le persone cambiano, nasce un nuovo amore, tutti riflettono sulla qualità e necessità del matrimonio, qualcuno muore.

… Il matrimonio … serve per formare una cellula economica, un nucleo difensivo, per mettere al mondo figli che appartengano a qualcuno … Ma alle donne tutto questo non interessa più, si stancano, non accettano il ruolo che tocca a loro. È una rivoluzione …


manu

giovedì 1 marzo 2012

Se non ora quando a Bologna


Bologna, 3 – 4 marzo 2012
Convegno Nazionale Se Non Ora Quando


Vite, lavoro, non lavoro delle donne


Qui il programma