giovedì 29 dicembre 2011

Una giuria di sole donne



Susan Glaspell

Sellerio 2006
€ 8,00




 
Mentre sediamo in poltrona a leggere un giallo il delitto e la corruzione del mondo difficilmente ci toccano, siamo lì a risolvere il rebus e la mente è anestetizzata dalla sensazione prenatale di trovarsi in una realtà protetta, fatta di regole certe e risultati assicurati. C’è chi esce dalle linee segnate e infrange la legge: è colpevole. C’è chi sa leggere le tracce lasciate nei bordi fangosi, ai margini dei sentieri della giustizia: è il detective, il paladino della logica. Il detective interpreta i segni, ricostruisce, intrappola con il ragionamento, consegna il colpevole a un giudice infallibile e ci fa andare a letto contenti, con l’animo placato dalla sicurezza che, tutto sommato, c’è una bella linea di fuoco che divide il bene e il male.
Chi vuole dormire tranquillo, dunque, non legga questo racconto, perché non ne trarrà soddisfazione. Ma chi è questa Susan Glaspell che è venuta a mettere spilli nei cuscini delle nostre poltrone? Qui c’è tutto, c’è il delitto e c’è chi indaga, ci sono gli indizi e c’è il movente, ma la ragione sembra essere poca cosa di fronte ai casi del mondo, poiché non spiega le vite delle donne e degli uomini e non riempie le crepe tra legge e giustizia. Il nostro spazio prenatale smette di essere un luogo sicuro e l’inquietudine penetra piano piano, mascherata dalla leggerezza e dall’ironia… meglio diffidare.
ma.me.

giovedì 22 dicembre 2011

Blacklands




Belinda Bauer

Marsilio 2011
€ 17,50



Che cosa lega un bambino ad un assassino? Niente, se non fosse per il fatto che lo zio del bambino era una vittima dell’assassino.
Il bambino si chiama Steven Lamb, ha dodici anni, ma ha dovuto crescere in fretta. La sua famiglia, che non ha mai superato il tragico evento del passato, lo trascura. Ora che è nell’adolescenza Steven comincia a capire che è tutta colpa di quel serial killer e del fatto che il corpo dello zio Billy non fu mai trovato. È stufo di vedere sua nonna tutti i giorni alla finestra aspettando che suo figlio torni ed è stufo della madre sempre tesa e priva di calore: il dodicenne si mette alla ricerca del cadavere, inizialmente scavando buche nell’Exmoor e poi scrivendo lettere all’assassino.
L’assassino si chiama Arnold Avery, in carcere per una serie di omicidi di bambini. Dopo anni di detenzione ha quasi dimenticato il piacere che ha provato abusando dei bambini e vedendo la loro paura. Con l’arrivo della prima lettera gli ritorna in mente tutto. È agitato ed eccitato e con l’aiuto della sua intelligenza gioca con l’autore delle lettere, cercando di trattenere la corrispondenza il più a lungo possibile. Finché un giorno non riesce ad evadere dal carcere…

…Il sole gli scaldava la schiena. Arnold Avery, il serial killer, accelerò il passo…

manu

venerdì 16 dicembre 2011

Musica per un incendio




A.M. Homes

Feltrinelli 2011
€ 19,00



… «Io e te, è tutto quello che abbiamo e non ci bastiamo», dice lei …
Paul ed Elaine, i protagonisti del racconto Adulti da soli della raccolta La sicurezza degli oggetti, dopo dieci anni di matrimonio. Nevrotici, arrabbiati, da soli insieme nella villetta con giardino della periferia newyorkese, tra cene con gli amici e recite scolastiche.
La distanza tra pubblico e privato, un po' Revolutionary Road di Richard Yates, l’aspetto più affascinante. Senza compassione, il racconto delle paure, del bisogno che le persone hanno di essere viste pubblicamente in un modo quando privatamente sono in un altro, l’infelicità di essere con se stessi e con gli altri. 
Non esiste confine tra genitori e figli, gli adulti non sono mai cresciuti. In una sorta di autolesionismo continuo, sono tutti alla ricerca della soluzione più facile: il sesso, un incendio. Elaine è distrutta dal pensiero di volere quello che non può più avere. Non è prigioniera delle convenzioni, ma non abbandona la propria famiglia perché non sa dove andare. E così in una notte, quasi per scherzo, i due danno fuoco alla loro casa, sperando di poter ricominciare da soli la propria vita altrove; ma è l’inizio della tragedia, del loro vagabondare. Paul: «Perché l’abbiamo fatto?». Ed Elaine: «L’abbiamo fatto perché non c’era altro da fare».
L’evoluzione di un matrimonio, come pur essendo sposati non si sia veramente insieme.
A.T.

martedì 13 dicembre 2011

La bastarda di Istanbul



Elif Shafak

Rizzoli 2009
€ 9,90




C’era una volta e forse non c’era. Un tempo le creature di Dio erano numerose come chicchi di grano e parlare troppo era peccato, perché potevi dire ciò che non dovevi ricordare, e potevi ricordare ciò che non dovevi dire.
Sullo sfondo di una Istanbul, colorata e rumorosa, piena di profumi e di voci, crocevia di culture e religioni diverse, si incontrano Asya Kazanci e Armanoush Tchakhmakhchian.
Asya vive ad Istanbul con una bizzarra famiglia composta di donne, la bisnonna, la nonna, tre zie e sua madre … Armanoush, di madre americana e padre armeno, vive in Arizona e arriva in Turchia alla ricerca delle sue radici armene…
In una spilla di rubini a forma di melagrana è racchiuso il genocidio del popolo armeno e il segreto che unisce le due giovani donne, le loro famiglie e il passato dei loro popoli.
Un bel libro, affascinante e coraggioso.

Elif Shafak è nata nel 1971 a Strasburgo da genitori turchi. Vive tra Istanbul e gli Stati Uniti, dove ha insegnato in molte università. È una delle voci più importanti e discusse della narrativa turca contemporanea.

marinella m.

giovedì 8 dicembre 2011

Freschi di stampa 19



Maria Cristina Barducci

Specchio delle mie brame
Narcisismo femminile e passione amorosa

Magi 2011
€ 15,00


Per la donna, storicamente, non esistono che due soluzioni: essere la brava bambina, futura moglie adeguata o diventare una furia, essere identificata con un femminile rabbioso, aggressivo, portatore di morte e pertanto indegno di esistere. Medea e la sua tragedia sono emblematiche di tale percorso, come pure le Erinni, le Lamie e la stessa Medusa dal capo irto di serpenti.
Penso che una donna può evitare di cadere in questo onnipresente motivo archetipico, se può trovare rifugio e conforto in una rete di donne, in un contesto femminile che la sostenga ricordandole che lei vale, al di là degli eventi frustranti e degli abbandoni patiti.

sabato 3 dicembre 2011

Un uomo giusto


Elena Stancanelli

Einaudi 2011
€ 16,50

…C’è un tempo della nostra vita in cui i corpi sono così splendenti, così puri da essere al riparo da qualsiasi equivoco. Sono così preziosi che possono essere trattati come una merce. Ti do questo per quello. In quel tempo il sesso è spesso metafora di qualcos’altro. Quasi sempre dell’amore, ma anche dell’amicizia o persino della libertà. Si fa l’amore per dire ti amo, ti odio, ti credo, sei un bugiardo … Si fa l’amore per non avere paura o per mettersi nei guai. Il senso si sposta continuamente da una parte all’altra. In quel tempo, il piacere è soltanto una conseguenza. Quando quel tempo finisce, si scopre che scopare è un gesto puro, forse l’unico che abbiamo a disposizione.
Al tavolo di un bar per la pausa caffè due quarantenni s’incontrano, un’architetta e un meccanico. Anna e Davide. Lei in crisi, non ha mai conosciuto il vero piacere. … Ogni cosa ha la sua vita, e poi va lasciata andare. Lui, dislessico senza regole, combatte, in continua corsa. … Se ti fermi … è solo perché sei morto. Quelli che hanno sempre da raccontare per il solo fatto di aver avuto una vita piena e senza limiti, dallo Zecchino d’Oro al carcere minorile per finire al narcotraffico in Bolivia. Per le strade di Roma tutto di un fiato, Davide sceglie di raccontare la sua storia a un’estranea. Perché? Questo particolare permette di non rimanere imbrigliati negli stereotipi.
A.T.