giovedì 7 gennaio 2010

Le cose che non ho detto




Azar Nafisi


Adelphi 2009
€ 19,50




La sera, quando mi ritiravo nella mia grande stanza, arrivava mia madre con un piatto di arance sbucciate, cioccolatini, e pistacchi. Prima di coricarmi le consegnavo una lista di vocaboli inglesi e il giorno dopo, sulla mia scrivania, trovavo i significati che lei aveva cercato sul dizionario. [...] Quando i miei cominciarono a parlare di mandarmi a studiare all'estero, alcune amiche di mia mia madre la misero in guardia. Voleva che finissi come Ameh Handam che, superati i quaranta, aveva sposato un farmacista con quattro figli? Accudire i figli di un altro: ecco il destino delle donne troppo istruite! dicevano. Io non trovavo nessuna ragione per commiserarla: suo marito l'amava e la rispettava, e tra lei e i suoi figliastri c'era un profondo affetto.


Things I've been silent about, scritto e pubblicato in lingua inglese nel 2008, è non solo autobiografia e biografia della genealogia familiare di Azar Nafisi ma narrazione della tormentata storia politica dell'Iran che funge infatti da cornice alle vicende individuali (inoltre nell'utile postfazione sono sintetizzati i momenti più salienti della storia iraniana dal 1905 al 1989). L'amore per la letteratura - a cui Azar è introdotta da piccola dal padre attraverso Il libro dei re di Ferdousi (famoso poeta iraniano, nato nel 935 e morto nel 1020, che nel poema epico tramanda le vicende della Persia preislamica) - svela ad Azar il mondo incantato delle storie aiutandola a non soccombere quando era bambina ai conflitti con la madre e quando sarà adulta all'oscurantismo, non solo culturale, imposto al paese dalla Repubblica Islamica. Residente ormai dal 1997 negli Stati Uniti, affermata scrittrice, Azar può dire cose a lungo taciute, può parlare per esempio delle dinamiche familiari, dell'infelicità di sua madre e dei conflitti con lei riconoscendole però il contribuito decisivo alla sua formazione culturale, che ha consentito a Azar di diventare una donna diversa da lei.
mm

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